150° anniversario dell’Unità d’Italia

Quest’oggi, festeggio tutti gli Italiani che lavorano ogni giorno in qualunque condizione per loro stessi e per i propri cari. Non festeggio lo Stato in sé, che si prende la metà di quel che guadagno e non ne ritorna neanche una minima parte in servizi pubblici. Non festeggio una intera classe politica che si serve del Populismo e dell’immediatismo della gente per accaparrarsi più voti.

Festeggio gli Italiani che, in qualunque condizione, riescono a cavarsela e ad andare avanti. Gli Italiani che sono riusciti a rendere l’Italia un paese industrializzato. Non festeggio lo Stato che, ogni giorno, lascia vuoti ovunque e che puntualmente vengono riempiti da gente molto molto poco raccomandabile, dal posteggiatore abusivo (che fai, non paghi? Se non paghi, si segnano la targa e alla prossima ti bucano le gomme) al crimine più o meno organizzato.

Festeggio gli Italiani che credono in una Unità che, dopo 150 anni, non c’è ancora e combattono ogni giorno per ottenerla. Non Festeggio lo Stato che manda in TV programmi che inneggiano ad un’unità nazionale, ma fa di tutto per tenerla ben divisa in due parti, l’Italia.

2 commenti su “150° anniversario dell’Unità d’Italia”

  1. @Renato: Ti ringrazio per aver pubblicato le tue considerazioni 😉

    Ogni popolo (ed in generale, qualunque cosa esista sulla faccia dell’universo) ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Lungi da me considerare tutti gli Italiani, in quanto tali, perfetti. Anzi, credo che la classe politica Italiana (sia a livello Nazionale che Locale) abbia un livello così basso che veramente poco si salva.

    Stato = Popolo, è una equazione che non mi ha mai convinto più di tanto. Chi amministra appartiene al popolo, ma, anche se dicasi questa democrazia, non tutto il popolo governa davvero. L’unica “vera” arma del cittadino per governare è il voto, evento che si ripete più o meno ogni 3/5 anni. Mi pare troppo poco. E’ vero che ci sono altri metodi (raccolta di firme, ad esempio), ma non hanno lo stesso impatto.

    Come per la classe politica, non tutti i dipendenti dello Stato sono scansafatiche. Anzi, probabilmente la gran parte è gente onesta. Ma ci sono dei problemi nella gestione.

    Per questo ieri, ho festeggiato gli Italiani che lavorano. Che lavorano davvero. E non lo Stato, che troppo spesso è una entità lontana e distante.

  2. gli italiani così perfetti e così lavoratori sono gli stessi che sono dietro agli sportelli dello STATO che non funziona. Perché se siamo tutti così indefessi lavoratori e diligenti, quando siamo dipendenti dello Stato ci traformiamo in scansafatiche nullafacenti antipatici e maleducati? Prima di criticare sempre lo Stato e gli altri, critichiamo NOI STESSI. Il parcheggiatore abusivo è italiano, gli impiegati dello Stato sono italiani, i politici sono italiani. Lo Stato siamo NOI.

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