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Come Pulire la Tastiera del portatile – Il metodo FaidaTe

Dopo mesi e mesi di utizzo assiduo, il nostro portatile sarà diventato un porcile. Immagino che la tastiera sarà ricoperta da piccolissimi pezzattini di briciole, capelli che cadono quando iniziamo a scervellarci, cenere di sigarette (per i fumatori) e chissà quanti altri tipi di germi.

Intere ed innumerevoli colonie di batteri invadono la tastiera, perché non pulirla? Nei portatile è un po’ complicato, più che la parte del lavaggio vero e proprio, smontare la keyboard che purtroppo non è integrata in tutti i computer nello stesso modo. Pertanto, ci deve essere una piccola fase di ricerca in siti web ufficiali e blog per capire quale meccanismo lega la tastiera al laptop.

Ecco i passaggi da seguire:

1. Smontaggio Tastiera;
2. Rimozione e lavaggio dei pulsanti;
3. Pulizia della tastiera;
4. Riassemblaggio pulsanti e tastiera;


1. Smontaggio Tastiera

Come al solito, vi faccio l’esempio del mio ASUS F3Sv. Per smontare la tastiera in questo portatile, bisogna posizionarsi in un bel tavolo con un cacciavite americano (per intenderci, stella a 4 punte) di piccole dimensioni. Io ho usato questo:

Capovolgendo il portatile (ovviamente spento), noteremo che 7 viti tengono fermo il componente in plastica che copre processore, blocchetti RAM etc…. Svitiamole, prestando particolare attenzione al non forzarle troppo (sono difatti molto fragili).

Ci troviamo ora davanti l’anima del nostro laptop. Dopo essersi sovvermati nell’ammirare tale splendore, riprendiamo in mano il cacciavite e rimuoviamo le viti segnalate in foto.

Mi raccomando, queste due viti sono più lunghe rispetto alle prime 7 smontate prima. Consiglio quindi di metterle in posti diversi per evitare confusione.

La parte pratica con il cacciavite, almeno per quanto riguarda lo smontaggio, è conclusa. Tocca ora alla rimozione vera e propria della tastiera. Procuriamoci ora un piccolo cacciavite italiano (simile al set in foto). No, non mi sto contraddicendo, questo ci serve per spingere quei piccoli ganci che tengono attaccata la tastiera al portatile anche senza le viti che abbiamo appena rimosso.

Quindi, con il suddetto cacciavite, andiamo a spintonare delicatamente i punti in cui vediamo un piccolo spazio (nell’Asus F3Sv sono 4 in totale, e si trovano vicine ai tasti più in alto: il primo fra “Esc” e “F1”, il secondo tra “F5” e “F6”, il terzo fra “F10” e “F11”, ed infine il quarto fra “Ins” e “Canc”; hanno una soluzione simile anche altri portatile delli serie ASUS, cosiccome quelli di altre case). Anche in questo caso, prestiamo la massima delicatezza per evitare di rompere qualche perno o danneggiare in qualche modo la scocca esterna del portatile.

A questo punto, avremo smontato la tastiera. Difatti, basta tirare il filo plastificato dallo spinotto per staccare la tastiera. Prima di passare alla fase successiva, facciamo una bella foto alla nostra sporca tastiera, in tal modo non avremo troppi problemi per il riassemblaggio della tastiera.


2. Rimozione e lavaggio dei pulsanti

Questa è certamente la fase più seccante di tutte. Consiglio di prendere da qualche parte dei guanti in lattice prima di iniziare: potrebbe esserci parecchio da sporcarsi.

In primo luogo, bisogna controllare che i tasti siano sistemati ad incastro. La maggior parte delle tastiere è basata su questo meccanismo, che ci consente di rimuovere senza alcun timore tutti i tasti. Già, dobbiamo togliere tutti i tasti, uno per uno, facendo attenzione a non rovinare la parte sottostante.

Solitamente, i pezzi più grandi (“Invio”, “Maiuscolo”, la barra spaziatrice etc…) sono provvisti di una sottile parte metallica che consente l’attacco vero e proprio del pulsante alla base. Prestiamo attenzione anche a questo particolare.

Una volta smontati tutti, smostiamoli in una bacinella riempita d’acqua. Volendo, se a casa ci ritroviamo detersivo per vetri o meglio ancora disinfettante, possiamo usare anche quello insieme all’acqua per una migliore e più igenica pulizia.

Agitiamo, per quanto possibile, il tutto e quindi lasciamo andare via tutta l’acqua (o pseudo-tale) nello scarico. Possiamo aiutarci, in questa piccola fase, con uno scolapasta, in modo da evitare recuperi in extremis di pezzi che cadono.

Se abbiamo un po’ di tempo, consiglio di lasciar asciugare autonomamente i pezzi, in tal modo possiamo proseguire con la guida. In alternativa, è possibile usare un asciuga-capelli non troppo potente (o comunque non impostato).


3. Pulizia della tastiera

Mentre si asciugano i tasti, prendiamo una pezza e bagniamola, quindi strizziamola ed accertiamoci che sia umida e non sgoccioli troppo. Passiamola quindi molto delicatamente fra gli spazi e gli angoli più sporchi soffermandoci proprio lì dove la sporcizia sembra aver colpito di più. Magari ripetiamo l’operazione più volte, in modo da liberare la tastiera anche dagli ultimi residui.

E’ possibile “osare” ancor di più, ad esempio spruzzando un po’ di detersivo qua e là e ripassare il panno, ma le proabibilità che la vostra tastiera non funzioni più correttamente perché è entrato del prodotto nei circuiti, si gonfiano a dismisura, quindi lascio a voi giudicare se è necessario o meno correre il rischio.


4. Riassemblaggio pulsanti e tastiera

Per riassemblare il tutto, basterà seguire lo smontaggio al contrario 🙂

L’unica nota di rilievo che posso darvi, è di prestare attenzione (si, anche in questo caso) a rimettere i tasti nell’ordine giusto! Prendete come riferimento le foto già pubblicate più in alto per rimontare i pezzi correttamente.


Finalmente, ritorneremo ad utilizzare una tastiera pulita e libera (almeno per qualche ora) da colonie di batteri & co. che prima dell’avvento di questa guida infestavano liberamente il nostro ambiente ludico o di lavoro per eccellenza.strong

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