VirtualBox per testare qualunque sistema operativo senza installarlo

Salve!!! Avere più sistemi operativi installati in un hard disk, può rivelarsi molto spesso di un’arma a doppio taglio: se utilizziamo un sistema piuttosto che un’altro, il primo si potrebbe riempire di file rapidamente, costringendoci ad aumentare lo spazio con software come GParted, oppure ad eliminare la stessa partizione.

In questo periodo però, si stanno andando a formare diversi software davvero molto utili e pratici, le macchine virtuali. Le macchina virtuali (in inglese virtual machine) non sono altro che applicazioni molto complesse che permettono di installare un sistema operativo direttamente da un altro sistema operativo, senza però intaccare in qualche modo l’ambiente che lo circonda.

Ad esempio, potremo andare ad avviare Windows XP direttamente da Linux, senza che quest’ultimo venga minimamente coinvolto fisicamente. Windows XP sarà un semplice software che possiamo avviare ed arrestare a nostro piacimento direttamente da Linux. Continua a leggere VirtualBox per testare qualunque sistema operativo senza installarlo

Come installare Google Chrome su Linux Ubuntu

Salve!!! Google Chrome, che ha fatto molto scalpore in tutto Settembre, è disponibile soltanto per i pc Windows. Lo stesso co-fondatore di Google, mac user, è rimasto “deluso” da questa non compatibilità che Google Chrome ha sia verso Linux, che per Mac.

Grazie a Wine, però, noto software per molte distribuzioni Linux che riesce ad emulare (in parte) le API di Windows, si può installare il browser di Google nel nostro Ubuntu (e derivate) in maniera rapida e semplice.

Con la versione 1.1.4 di Wine, sono state fixati vari bug che non permettevano a Chrome di funzionare bene. Ed ecco questa piccola guida, attraverso la quale impareremo a far funzionare il nuovo gioiellino di Big G anche sul nostro Ubuntu:

In primis bisogna aver installato Wine, meglio se aggiornato all’ultima versione disponibile. Diamo quindi il comando wine –version e scopriremo quale versione abbiano installato nella nostra macchina. Per aggiornare Wine, basta aggiungere alle repository (Sistema -> Amministrazione -> Sorgenti Software -> Sofware di terze parti) deb http://wine.budgetdedicated.com/apt hardy main. Inseriamo la chiave di autenticazione con wget -q http://wine.budgetdedicated.com/apt/387EE263.gpg -O- | sudo apt-key add – e aggiorniamo le repository con sudo apt-get update. Installiamo i vari aggiornamenti, che riguarderanno anche Wine.

Scarichiamo la versione standalone di Google Chrome da qui, e posizioniamola nella cartella Home. Apriamo nuovamente un terminale, e diciamo a Wine di avviare Google Chrome attraverso il comando wine chrome_installer.exe.

Si avvierà così il processo di installazione guidato. Proprio come in Windows, seguiamo i vari passaggi e, a installazione completata, Google Chrome presenterà vari problemi. Chiudiamo per adesso il browser di Big G.

Per far funzionare nel giusto modo Chrome, sarà necessario installare uno script chiamato winetricks, che scaricherà automaticamente tutte le dll e i vari file di configurazione che servono. Diamo quindi sempre da terminale il comando

wget http://www.kegel.com/wine/winetricks
chmod +x winetricks
./winetricks riched20 riched30

Avviamo ora Chrome con

wine ~/.wine/drive_c/windows/profiles/$USER/Local\ Settings/Application\ Data/Google/Chrome/Application/chrome.exe --new-http --in-process-plugins

Ed ecco il nostro caro browser in Ubuntu. Ogni volta che avremo bisogno del navigatore di Google, sarà sufficiente lanciare quel comando.

A questo punto, possiamo semplicemente migliorare Chrome installando i font che ha anche in Windows, attraverso il comando ./winetricks corefonts tahoma.

Per velocizzare il tutto, evitando di scrivere sempre da terminale il comando sopa citato, possiamo creare un’icona nel desktop che avvierà automaticamente Chrome:
Tasto destro sul “Desktop” -> “Crea Lanciatore…“. Qui andiamo a scegliere “Applicazione”, e inseriamo come “Nome”, Google Chrome, come “Comando” wine ~/.wine/drive_c/windows/profiles/$USER/Local\ Settings/Application\ Data/Google/Chrome/Application/chrome.exe --new-http --in-process-plugins, come “Commento” Apri Google Chrome ed infine, utilizziamo questa piccola icona per identificare meglio il collegamento appena creato.

Via | Tombuntu

Come installare in Linux Ubuntu i pacchetti in formato *.rpm

Salve!!! Quando si passa a Linux, ci sono sempre quei timori (che gli americani chiamo FUD; Fear, Uncertainty e Doubt) che certe volte non ti fanno fare un passo che potrebbe darti una maggiore conoscenza.

Quando si compie infatti, si incontrano le prime difficoltà, e molte volte si è costretti a smanettare con Linux come abbiamo fatto tempo fa con Windows. Inizialmente non si riesce a capire come installare i software. Poi ogni giorno in più passato davanti a quel sistema, è un passo che ti fa raggiungere la stabilità.

Un problema iniziale che può affliggere un nuovo Ubuntu (o derivate) user, è l’installazione dei Red Hat Package Manager, meglio noti come pacchetti *.rpm. Questi, possono essere installati nel proprio sistema operativo molto facilmente grazie ad Alien, software che converte i pacchetti *.rmp, in *.deb, utilizzati nelle installazioni da Debian, Ubuntu & co. Continua a leggere Come installare in Linux Ubuntu i pacchetti in formato *.rpm

Come creare pdf in Linux Ubuntu

Salve!!! Avrete certamente molti file in formato *.pdf, gettonati e utilizzati in tutti il web per creare ebook e in generale guide, che risultano essere versatili e consultabili in qualunque pc con o senza connessione ad internet ed indipendentemente dal sistema operativo utilizzato.

Non tutti sanno che questo formato è stato creato da Adobe, e proprio questa azienda distribuisce un proprio software per crearli, Adobe Acrobat, giunto recentemente alla versione 9. Il software è a pagamento, anche se è disponibile una versione di prova di 30 giorni, e purtroppo non è disponibile per Linux.

Naturalmente questa lacuna è prontamente riempita da molti altri software, tutti che svolgono più o meno bene il loro compito. Oggi voglio parlarvi di pdf-cups, programma gratuito che va a creare una stampante virtuale in grado di trasformare i documenti creati da qualunque editor di testo in formato pdf.

Installare pdf-cups in Ubuntu e derivate è molto semplice: basta aprire il terminale e dare il comando sudo apt-get install cups-pdf; inseriamo quindi la password e ad operazione completata, la stampante virtuale sarà pronta.

Per testarne l’efficacia, proviamo a scrivere qualcosa attraverso OpenOffice (o qualunque altro editor di testo) e diamo il comando di stampare. Scegliamo la stampante virtuale “Crea un documento PDF” e diamo la conferma.

Aggiorniamo all'ultima versione disponibile Compiz Fusion i Ubuntu Hardy Heron per ottenere nuovi effetti grafici

Salve!!! Da quando è nato Ubuntu 8.04, la nota distribuzione Linux ha integrato in sè Compiz Fusion, un noto software che riesce a migliorare notevolmente la grafica dell’ambiente desktop, rendendolo non solo più efficace visivamente, ma anche funzionalmente.

Il 31 Maggio del 2008, è stata rilasciata la versione 0.7.6 di Compiz Fusion. Le repository ufficiali pre-caricate in Ubuntu però non aggiornano a questa versione Compiz Fusion, facendoci perdere alcuni nuovi effetti grafici e varie migliorie di questa nuova release.

Effettuare l’aggiornamento non è comunque un grosso problema:

  1. Andiamo in Sistema -> Amministrazione -> Sorgenti Software;
  2. Dirigiamoci nella scheda “Software di terze parti“;
  3. Inseriamo attraverso “Aggiungi…“, l’indirizzo deb http://ppa.launchpad.net/compiz/ubuntu hardy main;
  4. Aggiorniamo le repository (da terminale, sudo apt-get update);
  5. Dovrebbe apparire la solita icona che ci notificherà la presenza degli aggiornamenti, in questo caso anche di Compiz Fusion;
  6. Ad aggiornamento completato, riavviamo la macchina;
  7. Scegliamo “Gestore configurazione CompizConfig“, presente in Sistema -> Preferenze (se non è presente questa funzione, andiamo ad installare il pacchetto compizconfig-settings-manager; clicca qui per installarlo oppure esegui da terminale sudo apt-get install compizconfig-settings-manager) e personalizziamo Compiz Fusion.

A questo punto, perché non provare due nuove funzioni spettacolari inserite in questa nuova versione? Dal Gestore configurazione CompizConfig, attiviamo i plugin Desktop Cube, Rotate Cube e Cube Reflection and Deformation. Attivati i plugin, dirigiamoci in General Options -> Desktop Size, ed in questa nuova scheda, impostiamo a 4, Horizontal Virtual Size.

Torniamo al menù principale, clicchiamo su Cube Reflection and Deformation e selezioniamo la scheda riflesso. Qui potremo scegliere fra due tipi di nuove forme in cui il famoso Cubo di Compiz Fusion sarà trasformato: con Cylinder, il cubo diverrà un Cilindro, mentre con Sphere muterà in una sfera.

Via | Tombuntu