Come aggiornare GRUB 2 in Fedora (aggiungendo altri sistemi operativi)

In Fedora, cosi come in tutti i sistemi che lo utilizzano come bootloader, è possibile aggiornare la lista dei sistemi operativi avviabili da GRUB 2 in questo modo:
1. Aprire il terminale;
2. Digitare su e quindi inserire la propria password;
3. Digitare:
grub2-install
(con questo comando, grub avvia un processo per cercare altri sistemi operativi presenti all’interno dell’hard disk);
4. Digitare:
grub2-mkconfig
(con questo comando, grub genera un nuovo file di configurazione);

Spesso bastano questi due comandi per trovare Windows. Quindi consiglio un riavvio per verificare che grub funzioni correttamente (oppure, digitare gedit /etc/grub.conf e verificare la presenza di nuove “entry“).

Nel caso in cui non si riesca a scovare nulla di nuovo:
1. Controllare il nome della partizione, che dipende da come è stata mappata da Fedora;
2. Digitare da terminale:
grub2-Install /dev/nomepartizione
3. E quindi dare il comando:
grub2-mkconfig

A questo punto abbiamo “ordinato” a GRUB di cercare e aggiungere la suddetta partizione alle “entry”.

Come installare Google Chrome su Fedora 17/18

Con l’avvento di Google Chrome nell’oramai lontano 2008, big G ha portato grandi novità anche nel campo browser (dove per la verità era già presente da tempo, ma solo come “sponsor di punta” di Mozilla Firefox), diventando in più o meno 4 anni il browser più utilizzato. Indubbiamente, le prorompenti risorse a livello tecnico ed economico messe in campo da Google sono state una delle armi vincenti, così come la massiva presenza di pubblicità in tutto il web (e soprattutto con il suo circuito Adsense/Adwords).

Ma come installare Google Chrome su Fedora 17/18? Ecco come:

1. Aprire il terminale e digitiare:
su
nano /etc/yum.repos.d/google-chrome.repo

2. Alla fine del testo, digitiare (o per meglio dire copiare) il testo del passaggio successivo;
3a. Nel caso di Sistemi a 32-Bit, digitare:
[google-chrome]
name=google-chrome
baseurl=http://dl.google.com/linux/chrome/rpm/stable/i386
enabled=1
gpgcheck=1
gpgkey=https://dl-ssl.google.com/linux/linux_signing_key.pub

3b. Nel caso di Sistemi a 64-bit, digitare:
[google-chrome]
name=google-chrome
baseurl=http://dl.google.com/linux/chrome/rpm/stable/x86_64
enabled=1
gpgcheck=1
gpgkey=https://dl-ssl.google.com/linux/linux_signing_key.pub

4. Salvare e chiudere il file (pigiare contemporaneamente i tasti “CTRL+X“, quindi scegliere di salvare);
5. Sempre da terminale, digitare:
yum install google-chrome-stable
[Per installare la versione stabile di Chrome]
yum install google-chrome-beta
[Per installare la versione Beta di Chrome]
yum install google-chrome-unstable
[Per installare la versione Unstable di Chrome]

Finito! Adesso ritroveremo il browser di Google nel nostro Fedora, in compagnia del solito Mozilla Firefox.

Come aggiungere fusi orari diversi all’orologio di Ubuntu

Un modo semplice di tenere d’occhio diversi fusi orari in Ubuntu, è quello di aggiungerli all’applet Orologio. Ecco come:

1. Aprire le impostazioni di sistema (cliccare sull’icona a forma di ingranaggio);
2. Scegliere l’ultima voce del menù “Data & Ora…” e cliccare su “Data e Ora“;

3. Selezionare la scheda “Orologio” nella parte superiore di questo riquadro per accedere alle funzioni che consentono di aggiungere altre località;

4. Selezionare la casella accanto a “Tempo in altre Località“, quindi cliccare sul pulsante “Scegli località…“;

5. Cliccando sull’icona “+” in basso a sinistra, avremo la possibilità di inserire la zona sotto la voce “Posizione“;

6. In questo campo, immettere il nome della città/zona da aggiungere;

[Ad esempio, per aggiungere la Germania, è necessario digitare il nome di una città importante come ‘Berlino‘ o ‘Francoforte‘]

7. Durante la digitazione della località, appariranno una serie di risultati. Cliccare sy quello più vicino alla località da tenere d’occhio.

[Se la città non è presente nell’elenco, meglio ricontrollare l’ortografia o digitare il nome di una una città alternativa nello stesso paese e con lo stesso fuso orario]

Finito! È possibile aggiungere molte altre città a seconda delle proprie esigenze.

Invece, per rimuovere un fuso orario:

1. Aprire le impostazioni di sistema (cliccare sull’icona a forma di ingranaggio);
2. Scegliere l’ultima voce del menù “Data & Ora…” e cliccare su “Data e Ora“;

3. Selezionare la scheda “Orologio” nella parte superiore di questo riquadro per accedere alle funzioni che consentono di aggiungere altre località;

4. Selezionare la casella accanto a “Tempo in altre Località“, quindi cliccare sul pulsante “Scegli località…“;

5. Selezionare il fuso orario da eliminare e pigiare sull’icona “” per rimuoverlo definitivamente.

Come aggiungere la Dash a GNOME Shell con Bolt

Una delle più apprezzate trovate di Unity è la dash, menù che permette all’utente di accedere immediatamente alla ricerca di un software o file con un solo click e di ricevere i risultati in tempo reale nella stessa finestra.

Sono pochi, pero, quelli che lascerebbero la comodità e la stabilità di GNOME Shell in favore di Unity, soltanto per la, seppur accattivante, dash. Ecco perché qualcuno ha pensato bene di creare una estensione per GNOME Shell simile alla dash: il suo nome è Bolt.

Con il voluto gioco di parole, Zac Barton, lo sviluppatore di Bolt, descrive l’estensione come fusione del menù di Unity in GNOME Shell, che mantiene però la sua originaria visione di insieme.

Proprio come la Dash, Bolt è richiamabile con il tasto “Super” (o Win, per i non puristi) della tastiera, è in grado di “adattarsi” al colore dello sfondo della scrivania, cerca e trova file utilizzando Zeitgeist ed infine mostra file, cartelle e applicazioni utilizzati di recente.

L’estensione sostituisce il menù di default, riuscendo però a non perdere l’avvio delle applicazioni leggero e semplice di GNOME Shell. Essendo una applicazione ancora in beta, Bolt è afflitto da diversi bug che provocano, in alcune particolari (ed impreviste) occasioni, il crash di GNOME Shell.

Nel futuro verranno risolti questi problemi di stabilità e sembrano siano in dirittura di arrivo molte altre funzioni relative alla personalizzazione grafica di Bolt.

Link | Bolt

Come installare Google Earth su Ubuntu 12.10 e Linux Mint 13

Uno dei più interessanti software presenti creati da mamma Google è sicuramente Google Earth, con la sua accattivante grafica.

Ma se installare su Windows o Mac OS è un gioco da ragazzi, su Linux non è esattamente un doppio click.
Infatti, più che l’installazione in se, causa qualche problema l’uso di font non presenti in Ubuntu o similari.

Ma ecco come risolvere i problemi ed usare Google Earth su Ubuntu 12.10 o Linux Mint 13:

1. Scaricare Google Earth da questa pagina;
2. Aprire il terminale e digitare:
sudo dpkg -i google-earth-stable_current_i386.deb
sudo apt-get install -f
sudo apt-get install msttcorefonts

3. Conclusa l’installazione, per evitare problemi con i font di Google Earth, è cosa buona e giusta scaricare ed installare Google-fix (cliccare qui)sulla scrivania e quindi digitare nel terminale:

sudo apt-get install p7zip-full
cd ./Scrivania
7z x replacement.7z
cd replacement/
sudo cp -r * /opt/google/earth/free/

5. Avviare Google Earth!

Finito! Adesso non dovrebbero esserci problemi particolari e Google Earth dovrebbe funzionare splendidamente.