Come rimuovere o disabilitare la pubblicità su uTorrent

uTorrent è un’ottima applicazione, ma può essere fastidioso avere a che fare con quegli annunci sparsi nella sidebar. Fortunatamente, questi possono essere disattivati dalle impostazioni avanzate. Infatti, per togliere pubblicità uTorrent bisogna:

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Rapidgator.net bloccato, Uploaded.net bloccato: come ritornare a vederli

uploaded

Ultimamente, tutti i provider italiani più importanti hanno filtrato e di fatto bloccato l’accesso a due celebri siti web di file hosting, ovvero Rapidgator.net e Uploaded.net. Questo blocco, come avviene spesso in questi casi, viene effettuato tramite un filtro nei DNS proprietari dell’ISP a cui siamo collegati.

Per questo motivo, ci sono almeno due modi per bypassare questo blocco:

1. Cambiare i propri DNS con quelli pubblici/internazionali (come openDNS o i Google DNS);
2. Modificare localmente il file di host (qui spiegheremo come fare su Windows, ma le impostazioni da aggiungere sono equivalenti per Mac OS X e Linux) aggiungendo un riferimento statico agli IP di Rapidgator.net e Uploaded.net;

rapidgator

Tratteremo in questo articolo la seconda possibilità, ecco quindi come modificare il file di host in Windows per rendere accessibili Rapidgator.net e Uploaded.net:

1. Aprire una qualunque cartella di Windows;
2. Cliccare sull’indirizzo in alto in modo che sia modificabile;
3. Copiare ed incollare il seguente percorso “C:\Windows\System32\Drivers\etc” (senza virgolette);
4. Aprire il file hosts con il notepad o il blocco note;
5. Aggiungere queste due righe alla fine del file:

95.211.143.200 uploaded.net
195.211.223.18 rapidgator.net

6. Salvare il file sul Desktop;
7. Copiare il file appena salvato sul percorso originale, confermando eventualmente la scelta.

Finito! Adesso gli indirizzi di Rapidgator.net e Uploaded.net sono accessibili senza alcun tipo di problema.

Come convertire djvu in PDF gratuitamente

Ultimamente, PDF e ePub stanno abbondando. Ciò è probabilmente dovuto all’esponenziale aumento di dispositivi per leggere libri, che appunto si trovano sempre nei suddetti formati. Altra formato, meno comune dei precedenti ma ugualmente utile è il djvu. La meno popolarità, dovuta certamente al fatto di essere meno supportato rispetto ai concorrenti, porta alla domanda: come convertire i djvu in PDF?

Uno dei modo più efficaci per effettuare la conversione viene dato da una applicazione gratuita dal nome non fraintendibile, WinDjvuView. Esso serve esclusivamente per la lettura dei file djvu.
In accoppiata a questo software per la conversione, basta usare PDFCreator. Già recensito qui su Sparkblog.org, PDFCreator è una applicazione che permette di convertire un qualunque documento che è possibile mandare in stampa in PDF.

L’idea è quindi semplice:

1. Leggere/aprire i file djvu da convertire con WinDjvuView;
2. Mandarli in stampa i suddetti file cliccando su “File” -> “Stampa” e scegliendo “PDFCreator” come stampante;
3. Nella finestra di dialogo, digitare il nome dare al PDF e scegliere dove salvarlo;

Finito! Il nostro djvu è ora un PDF a se stante.

Link | WinDjvuView

Come ottimizzare il proprio SSD con Tweak-SSD free

Gli Solid State Drive (SSD) hanno percorso una lunga strada da quando la prima generazione è apparsa sul mercato. Oggi le cose sono cambiate, dalle prestazioni ai prezzi. Una delle cose che non cambia, almeno per ora, sono le procedure per una buona pulizia degli SSD.

Uno dei software che fa meglio questo lavoro è Tweak-SSD free.

È possibile cliccare sul pulsante “Start SSD optimization wizard” per passare subito a configurare in maniera guidata le impostazioni. Ecco un elenco parziale delle ottimizzazioni suggerite per nostra convenienza:

  • Disattivare il Windows Prefetcher e Superfetch;
  • Disattivare l’indicizzazione dei file di Windows;
  • Conservare i file di sistema nella memoria;
  • Utilizzare un file cache di grandi dimensioni;
  • Non limitare l’utilizzo della memoria NTFS;
  • Disattivare l’ibernazione di Windows;
  • Disattivare la Deframmentazione automatica;
  • Disattivare il programma di compatibilità di Windows;

Ogni funzione disponibile è elencata con una breve descrizione la quale spiega il motivo che sta dietro all’impostazione suggerita. Il programma dispone anche di un modulo per l’ottimizzazione TRIM per migliorare le prestazioni, ma che è disponibile solo nella versione registrata (che è acquistabile per circa 10 €).

Link | Tweak-SSD free

Come migliorare la qualità del suono di Spotify con Equalify

E dopo aver parlato di come diminuire lo spazio di cache a sua disposizione, torniamo a parlare di Spotify, questa volta riguardo alla musica. Di default, Spotify non include alcun tipo di opzione di un certo livello per Settare al meglio l’ascolto. Se ne sente il bisogno soprattutto quando si ascoltano canzoni con bassi “profondi” o, al contrario, alti poco cristallini.

Ecco quindi che in aiuto dell’utente arriva Equalify. Applicazione assolutamente gratuita, Equalify è un equalizzatore a 10 bande che si integra direttamente con il client Spotify per Windows (attualmente, non sono supportati altri sistemi operativi). Noteremo questa forte integrazione dal collegamentoEQ” accanto al modulo di ricerca nell’applicazione. Cliccando su questa icona, viene attivato l’equalizzatore, o chiuso nel caso in cui fosse già attivo.

Una volta attivato, si può iniziare a modificare i valori di default, aumentando o diminuendo i bassi, per esempio. Chi non ha molta dimestichezza con queste opzioni, può affidarsi ad alcuni valori predefinite. Alcuni “Preset” disponibili sono “Bass“, “Classica“, “jazz” o “Voice“.

Link | Equalify