Come accedere alla partizione Linux da Windows

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Avendo un PC che si avvia in dual-boot con Windows e Linux, questo tutorial mostrerà come accedere facilmente ai file nella partizione Linux mentre Windows è in esecuzione.

N.B.: questo programma contiene una funzione sperimentale che consente di scrivere i file sulla partizione Linux. Vi consiglio caldamente di non utilizzarla. Questo software funziona alla grande perché permette di accedere e copiare i file dalla partizione Linux alla partizione Windows. Non tentare di copiare/ spostare i file da Linux:

1. Andare alla pagina di download Ext2Fsd e quindi scaricare e installare Ext2Fsd. Al termine dell’installazione è possibile avviare Ext2 Volume Manager, in modo da assegnare le lettere alle unità per le vostre partizioni ext2/ext3. Selezionatela, ma il programma potrebbe bloccarsi quando si tenta l’auto-lancio;
2. Se il programma crasha, basta cercarlo e lanciarlo nuovamente dall’elenco delle applicazioni;
3. Individuare e selezionare l’EXT3 (o altri file system supportati) della partizione Linux dalla colonna superiore;
4. Cliccare su “Tools” nel menu e selezionare “Service Management” dall’elenco a cascata;
5. Assicurarsi che siano montati tutti i volumi in modalità sola lettura e le lettere delle unità siano selezionate, quindi cliccare sul pulsante “Start“;
6. Cliccare sul pulsante “Applica“;
7. Se viene richiesto con un messaggio che dice più o meno che le impostazioni correnti stanno per essere sovrascritte, cliccare su ;

8. Passare adesso alla sezione “Computer”. Da lì, vedremo la partizione Linux è montata come unità, con una lettera assegnata. Cliccare due volte sulla nuova unità ed sarà possibile accedere a tutti i file di Linux, senza dover riavviare il sistema.

E’ possibile avere eseguire automaticamente Ext2Fsd ogni volta che si avvia il PC, ma causa di alcuni bug, questa impostazione fa crashare il programma nei miei test. È quindi consigliabile ripetere semplicemente i passaggi prima descritti.

Come installare Compass.app su Ubuntu gratuitamente

compass.app

Sto usando SASS e Compass da più di un anno ormai, e sono giunto alla conclusione che è una delle migliori soluzioni attualmente esistenti in grado davvero di potenziare e portare ad un livello successivo le capacità di scrivere codice CSS semplice e leggibile. Alcune delle sue caratteristiche chiave come selettori annidati, variabili, mixin e funzioni sono davvero preziose per me.

Installare ed iniziare subito ad usare SASS e Compass è abbastanza semplice e facile su Ubuntu o qualsiasi altro sistema operativo, come ad esempio usarlo in combinazione con Sublime Text 2 in Windows, e bastano due righe su terminale per far compilare automaticamente il codice. Tuttavia, avere una interfaccia grafica che velocizzi quei comandi per noi può essere utile.

Una fra queste è Compass.app, è una applicazione scritta in Java (JRuby) in modo che possa essere eseguito su Linux, Mac e Windows. L’applicazione in sé non è gratuita, ma dal momento che gli sviluppatori hanno reso il codice open-source, è possibile compilare legalmente la propria copia scaricando il sorgente dal loro repo git.

Ecco come compilare Compass.app

1. Assicurarsi di avere il JDK ufficiale o open-jdk installato lanciando uno dei seguenti comandi da terminale:

sudo apt-get install openjdk-6-jdk

oppure

sudo apt-get install openjdk-6-jdk

2. Scaricare l’ultima versione di JRuby da qui ed estrarlo nella cartella home, quindi rinominare la cartella “jruby”;

3. Aprire il terminale (Ctrl+Alt+T) e digitare il comando seguente per aggiungere JRuby al percorso di sistema:

echo PATH=\$PATH:\$HOME/.jruby/bin >> .bashrc

4. Aprire un nuovo terminale ed eseguire il seguente comando per installare Rawr Package Manager:

jruby -S gem install rawr --source http://gems.neurogami.com

5. Clonare la fonte Compass.app da GitHub:

git clone git://github.com/handlino/CompassApp.git "CompassApp"

o se git non è installato, utilizzare il seguente comando per installarlo:

sudo apt-get install git

6. Cambiare la directory corrente passando alla cartella CompassApp con:

cd CompassApp

7. Infine compilare CompassApp:

jruby -S rake rawr:bundle:all

Una volta che la compilazione è conclusa, è necessario spostare il risultato della compilazione all’interno di CompaassApp/packages/linux ed eseguire il file run.sh per avviare l’applicazione. Per velocizzare il tutto, è possibile caricare ed eseguire questo script all’interno della cartella CompaassApp/packages/linux.

In breve, lo script sposta la cartella compass.app e crea un collegamento al desktop per accedere Compass:

mv compass.app ~/.compass.app;

{ echo [Desktop Entry];
echo Type=Application;
echo Name=Compass.App;
echo Comment=Compass.App;
echo Icon=$HOME/.compass.app/lib/images/icon/512.png
echo Exec=.compass.app/run.sh;
echo Terminal=false;
echo Categories=Development\;;
echo StartupWMClass=Compass; } >> ~/.local/share/applications/CompassApp.desktop;

chmod +x ~/.local/share/applications/CompassApp.desktop;

Via | solancer

Come registrare la sessione di Terminale in Ubuntu

terminal-icon

Se usi terminale di frequente, è possibile incontrare situazioni in cui è necessario eseguire il debug del codice o copiare l’output di uno script come riferimento futuro. Per questi casi, si consiglia di registrare la sessione del terminale per avere così il file di log di tutti i comandi inseriti in input e dei loro prodotti.

Ecco come registrare la sessione di terminale in Ubuntu:

1. Aprire un terminale e installare bsdutils:

sudo apt-get install bsdutils

2. Una volta installato, è già possibile utilizzare i due comandi script e scriptreplay per, rispettivamente, registrare la sessione esistente e riprodurre la registrazione.

Utilizzo

3. L’utilizzo è piuttosto semplice. Per avviare la registrazione, è sufficiente usare il comando:

script -t -a 2> /PERCORSO/file-di-tempo.txt /PERCORSO/file-registrazione.txt

Ricorda di cambiare il “PERCORSO” del file con un percorso valido. Ad esempio, se voglio salvare nella registrazione la mia cartella home, scriverò:

script -t -a 2> /home/sniperwolf/tempo.txt /home/sniperwolf/registrazione.txt

La flag “-t” indica allo script il file in cui salvare i dati dei dati di temporizzazione, mentre la flag “-a” indica lo script per aggiungere l’output.

4. Una volta immesso il comando, si dovrebbe vedere una linea “Script started...“. Qualunque cosa che si digita nel terminale (compreso il risultato) viene registrato.

5. Per concludere la registrazione, è sufficiente digitare exit per terminare la registrazione. Si dovrebbe vedere la linea “Script done...” che indica la fine della registrazione.

6. Per visualizzare la registrazione, è possibile aprire il file salvato (nel mio caso “registrazione.txt“) con un editor di testo, oppure utilizzando il comando scriptreplay:

scriptreplay ~/timing.txt ~/recording.txt

Tutto qui. Così semplice, ma davvero utile per il debug o per mostrare ad un amico la risoluzione di un particolare problema, mostrando in maniera intuitiva (e visiva) ciò che hai digitato e l’output che dovrebbe vedere come risultato nel terminale.

Come installare le estensioni di Chrome in Opera (e viceversa)

installare-estensioni-chrome-opera

Le ultime versioni di Chrome e Opera hanno molto in comune. Google è al lavoro su un nuovo motore basato su Webkit che li alimenterà entrambi, ed un piacevole effetto collaterale, è che è ora davvero facile installare estensioni di Chrome su Opera, e le estensioni di Opera su Chrome.

Per questo lavoretto, hai bisogno di Opera Next 15 (o superiore) e Google Chrome 28 (o superiore, anche nelle dev build e nelle beta, con Canary).

Installare estensioni di Chrome in Opera 15

1. Installare Chrome Extension per Opera Next 15;
2. Andare Chrome Web Store e installare qualunque cosa. Il Web Store non si lamenta del fatto che è necessario un browser supportato o null’altro solo di lavoro;
3. L’estensione desiderata verrà scaricata e installata, e si metterà a funzionare normalmente.

Per installare le estensioni di Opera Next in Chrome, è necessario scaricare il file di estensione Opera, rinominarlo, e installarlo in Chrome:

Installare le estensioni di Opera Next in Chrome

1. Assicurarsi che Opera Next sia installato;
2. Andare alla nuova pagina dei componenti aggiuntivi di Opera. Bisogna visitare la pagina specifica in Opera Next-questo è importante perché la pagina rileva automaticamente quale versione si sta usando, e dal risultato di questo controllo mostra solo le estensioni compatibili per quella versione di Opera. Per ottenere le estensioni che funzionano anche in Chrome, bisogna usare Opera 15 per sfogliare il market;
3. Una volta trovata l’add-on desiderato, invece di cliccare su “Aggiungi a Opera“, cliccare con il pulsante destro e selezionare “Salva contenuto collegato con nome…“;
4. Rinominare il file .nex cambiando formato in .crx;
5. Aprire Chrome e trascinare sulla finestra del browser il file .crx. Viene richiesta una autorizzazione, dopo la quale l’add-on viene installato.

Questo è tutto quel che c’è da fare. Il processo funziona abbastanza rapidamente.

Tuttavia, vale la pena notare che la pagina dei componenti aggiuntivi Opera è piuttosto scarna di contenuti quando si parla di add-on per Opera Next, poiché Opera 15 è ancora in fase di sviluppo attivo e pochi sono coloro che già si sono cimentati nello sviluppo sul nuovo Opera.

Rapidgator.net bloccato, Uploaded.net bloccato: come ritornare a vederli

uploaded

Ultimamente, tutti i provider italiani più importanti hanno filtrato e di fatto bloccato l’accesso a due celebri siti web di file hosting, ovvero Rapidgator.net e Uploaded.net. Questo blocco, come avviene spesso in questi casi, viene effettuato tramite un filtro nei DNS proprietari dell’ISP a cui siamo collegati.

Per questo motivo, ci sono almeno due modi per bypassare questo blocco:

1. Cambiare i propri DNS con quelli pubblici/internazionali (come openDNS o i Google DNS);
2. Modificare localmente il file di host (qui spiegheremo come fare su Windows, ma le impostazioni da aggiungere sono equivalenti per Mac OS X e Linux) aggiungendo un riferimento statico agli IP di Rapidgator.net e Uploaded.net;

rapidgator

Tratteremo in questo articolo la seconda possibilità, ecco quindi come modificare il file di host in Windows per rendere accessibili Rapidgator.net e Uploaded.net:

1. Aprire una qualunque cartella di Windows;
2. Cliccare sull’indirizzo in alto in modo che sia modificabile;
3. Copiare ed incollare il seguente percorso “C:\Windows\System32\Drivers\etc” (senza virgolette);
4. Aprire il file hosts con il notepad o il blocco note;
5. Aggiungere queste due righe alla fine del file:

95.211.143.200 uploaded.net
195.211.223.18 rapidgator.net

6. Salvare il file sul Desktop;
7. Copiare il file appena salvato sul percorso originale, confermando eventualmente la scelta.

Finito! Adesso gli indirizzi di Rapidgator.net e Uploaded.net sono accessibili senza alcun tipo di problema.