Come provare in anteprima Firefox OS su qualunque PC

Negli ultimi anni, Mozilla si è messa a lavorare a diversi progetti oltre ai soliti noti Firefox e Thunderbird (che per la verità non verrà più aggiornato). Il più ambizioso fra questi, è certamente il sistema operativo di Mozilla, denominato Firefox OS, che nasce per far concorrenza ai più blasonati Android e iOS, ed all’appena venuto al mondo Windows Phone 8/Windows 8 RT. Un mondo certamente non facile in cui competere, dove spesso le sole innovazioni non bastano per arrivare al successo. Mozilla lo sa bene, e sta quindi lavorando sotto tutti i punti di vista e, recentemente, ha reso pubblica una estensione che permette di provare il Firefox OS su qualunque PC in cui è in grado di far girare il browser Firefox.

Nel pieno stile Mozilla, questa è una estensione molto particolare, disponibile insieme a tutte le altre sul sito degli add-on di Mozilla. Il suo nome è r2d2b2g, per gli amici “B2G“, e pesa la bellezza di 65.5 MB. È possibile avviare l’add-on con un clic su “Strumenti” -> “Desktop B2G“. Questa opzione è disponibile solo se si visualizza la barra dei menu del browser (pigiando “Alt” da tastiera) e non dal pulsante “Firefox“.

La prima volta che l’ho testato su Windows 8 a 64-bit, ha fatto un bel crash, che pero non ha chiuso tutte le altre finestre, ma solo quella relativa a B2G. Alla seconda, ho potuto pigiare su qualche icona, ma la novità è durata poco: un altro crash ha bloccato le mie aspettative. Ho in seguito riprovato con il Firefox installato sul mio Fedora 18, e finalmente ho potuto notare senza intoppi particolari, l’interfaccia ed alcune funzioni di base (come la calcolatrice). Firefox OS mi ha fatto una buona impressione, ma ancora non è possibile vedere un qualcosa per cui lo si dovrebbe preferire ad Android o ad iOS, ma il rilascio definitivo del sistema operativo di Mozilla è ancora lontano e chissà che già oggi non abbiano qualche jolly nella manica.

Relativamente ai crash, è probabile che ciò che è accaduto a me su Windows 8 non sia un problema generale, ma consiglio a chi vuol provare l’OS di Mozilla di usare Linux per non avere fastidi.

Link | Firefox OS (l’estensione si trova alla fine dell’articolo)

Come avviare Chrome, Firefox, IE e Opera a schermo pieno automaticamente

La modalità a schermo pieno, è supportata dalla gran parte dei browser, fra cui troviamo ovviamente Chrome, Firefox e Interbet Explorer. Nella maggior parte dei casi, a modalità deve essere attivata manualmente navigando fra i menù o usando l’universale scorciatoia F11.

E se volessimo avviarli a tutto schermo all’apertura (ovvero aprirli di default in fullscreen)? Ecco i vari metodi divisi per browser (vedremo Chrome, Firefox e Internet Explorer):

Se si utilizza Internet Explorer, Firefox o Opera Browser, non servono plugin per passare alla modalità schermo intero. Basta infatti:

1. Aprire il browser (Internet Explorer, Firefox o Opera);
2. Premere il tasto F11 per passare alla modalità a schermo intero;
3. Ora chiudere il browser e riaprirlo.

Riaprendo il browser, lo troveremo ancora a schermo pieno. Per tornare alla modalità classica, basta nuovamente pigiare “F11” oppure “Esc” da tastiera.

Sfortunatamente, questo semplice metodo non funziona con Google Chrome. Ma esiste comunque una breve procedura che si basa su una delle funzioni built-in disponibili in Chrome. Ecco come usarla:
1. Assicurandosi che il browser sia chiuso, cliccare con il tasto destro sull’icona di Google Chrome e scegliere “Proprietà” dal menù contestuale;
2. Nella casella “Destinazione”, aggiungere alla fine della stringa già presente, la seguente:
–kiosk http://www.google.com
3. Cliccare su “OK“, quindi aprire Google Chrome con un doppio click sull’icona appena modificata.

Abbiamo appena attivato la modalità “kiosk“. Facendo avviare Google Chrome dall’icona con cui abbiamo lavorato, Chrome si avvia a tutto schermo. Per chiudere il browser, bisogna usare la combinazione da tastiera “ALT+F4” e dalla pagina del motore di ricerca Google, saremo in grado di arrivare ovunque si desideri.

Come cambiare il bitrate degli mp3 con MP3 Quality Modifier

La qualità di un file mp3, dipende dal bitrate, un parametro che dice quanti bit vengono commutati nell’unita di tempo. Più è grande questo valore, più informazioni il file contiene, più qualita ha la canzone, ma anche più pesante, in termini di Megabyte è il file.

Solitamente, una canzoni con 128 kbps ha già una buona qualità, mentre la massima che ho mai sperimentato sono 320 kbps.

Ma come cambiare il bitrate di una canzone in formato mp3? Una applicazione che fa al caso nostro è MP3 Quality Modifier. Gratuita e semplice da usare, MP3 Quality Modifier permette di cambiare il bitrate di una canzone qualunque.

Ecco come utilizzare MP3 Quality Modifier:

1. Eseguire MP3 Quality Modifier;
2. Caricare i file dal menù (cliccando su “Aggiungi File…” o “Aggiungi Cartella…” e quindi selezionando gli mp3 su cui lavorare) e automaticamente appariranno le relative informazioni.
3. Cliccare sul menù “Predefiniti” e scegliere una delle impostazioni già salvate di default;
4. Stabilire percorso in cui salvare i nuovi file con bitrate differenti.;
5. Quando tutto è pronto, cliccare sul pulsante “Avviare“.

Il tempo necessario per la conversione dipende dalla quantità di file da convertire, ed inoltre dal computer che si sta utilizzando.

Il programma offre altre opzioni per modificare i maniera molto più accurata l’mp3, come ad esempio la scelta fra mono e stereo, il ricambio amento della frequenza, etc….

Anche se il programma ne da la possibilità, ovviamente è sconsigliato aumentare brutalmente il bitrate di una canzone: se ne aumenterà solo il peso e non la reale qualità (che rimarrà più o meno la stessa).

Link | MP3 Quality Modifier

Come ripristinare/recuperare i file cancellati su SkyDrive

Microsoft sta febbrilmente lavorando sul cloud hosting, SkyDrive. Il servizio ha subito una grande trasformazione e si sta pian piano conquistando una posizione di rilievo fra gli utenti, probabilmente anche grazie a Windows 8, il nuovo sistema operativo di mamma Microsoft, fortemente integrato con il web ed il Cloud.

Dopo la rivoluzione di Microsoft, adesso, se si cancella accidentalmente un file su SkyDrive, esso viene spostato sul “Cestino“, in modo che può essere recuperato senza troppi problemi.

Per trovare il cestino, basta collegarsi al sito web di Skydrive e cliccare su “Cestino” in basso nella barra destra. All’interno troveremo tutti i file cancellati.

Quindi, per qualunque file che viene eliminato da desktop o da smartphone o dall’interfaccia web, Microsoft terrà per 30 giorni il suddetto file nel cestino e non verrà più conteggiato come peso effettivamente in utilizzo. Sarà possibile recuperarlo in casi di ripensamento o di errore senza alcun problema.

Come esportare il Database di WordPress e importarlo altrove

Per importare una parte sola del database di WordPress (ad esempio gli articoli ed i commenti), ecco una guida fatta apposta per voi (qui si userà il classico phpMyAdmin per effettuare le operazioni):

1. Loggarsi in phpMyAdmin;
2. Cliccare sul database prescelto;
3. Cliccare su “Export” e spuntare l’opzione per visualizzare le funzioni avanzate.
4. Spuntare l’opzione “Drop Table“, scegliere la compressione zip e quindi selezionare la parte da importare (per selezioni multiple, tenere premuto CTRL da tastiera e quindi cliccare con il mouse sulle tabelle);
5. Una volta scaricato, decomprimere l’archivio (con programmi come 7Zip, jZip o YemuZip);
6. Aprire il file .sql con un qualunque editor di testo (Blocco Note);
7. Cercare e sostituire “www.vecchiodominio.comcon “www.nuovodominio.com” (dove www.vecchiodominio.com” e “www.nuovodominio.com” sono ovviamente il vecchio dominio in cui era presente l’installazione WordPress ed il nuovo);
8. Cercare e sostituire il percorso file vecchio con quello nuovo;
9. Ricomprimere il tutto nel formato .zip;
10. Loggarsi su phpMyAdmin e selezionare il database su cui importare il tutto;
11. Cliccare su “Import” e selezionare il file compresso al passo #5 e finire il tutto.

Finito! Adesso abbiamo importato tutto come previsto.